Cari amici imprenditori, sapete anche voi che una delle sfide più interessanti che un “Imprenditore” deve affrontare ogni giorno è quella di consolidare la fidelizzazione dei propri clienti.

Sfida interessante, certo. Ma anche sempre più impegnativa. Infatti, secondo una recente ricerca di Kantar, leader mondiale nell’insights, consulenza e data management, solo il 12% dei clienti italiani si dichiara fedele a un marchio. Inoltre, un acquirente italiano su tre negli ultimi mesi ha testato nuovi brand, negozi o piattaforme.

Il motivo sta nel fatto che i consumatori di oggi hanno sensibilmente modificato le loro abitudini di acquisto e, in seguito alla pandemia, sono diventati più consapevoli nell’utilizzo dei canali digitali e sempre più circondati da messaggi, input e brand tra cui scegliere.

Il modo migliore per conquistare l’attenzione e la fedeltà delle persone è offrire loro prodotti e messaggi rilevanti, in linea con i loro bisogni e nelle diverse fasi del customer journey, ossia, durante tutto il percorso che il cliente svolge per acquistare nel vostro negozio. Per fare questo è necessario, innanzitutto, conoscere meglio il proprio pubblico (il proprio mercato), così da poter essere presenti durante l’intero percorso d’acquisto e poter innescare più punti di contatto.

In pratica è come se stessimo dicendo: bisogna riuscire a mettere insieme i clienti che arrivano da Google con quelli che arrivano dai social network.
Per chi ha grandi budget questo è un intervento abbastanza semplice, per chi invece conosce al massimo solo gli insight dei singoli canali, la cosa può risultare molto più complessa.

Ma, i “clienti” che vi arrivano da Google sono gli stessi che vi seguono su Facebook?

Quando ci troviamo di fronte ad un “imprenditore” e spieghiamo la differenza che esiste tra il “mercato” che arriva da Google con quello che proviene dai social, di solito l’interlocutore resta perplesso. Per lui non fa tanta differenza perché, alla fine, l’importante è che un cliente sia entrato nel suo negozio per acquistare il suo prodotto.

In realtà tra le due tipologie esiste una differenza sostanziale: solitamente, chi proviene da Google ha manifestato una esplicita richiesta digitando sulla barra di ricerca una frase che corrisponde alla precisa esigenza del momento. Cosa che invece non avviene da chi proviene dai Social, dove l’utente/cliente cerca consenso, consiglio, relax, gioco.

La fase informativa è spesso il “focus” dei social network che con i gruppi, le pagine aziendali, le condivisioni, aprono spesso finestre su panorami e possibilità commerciali inaspettati. La stessa cosa succede anche nella ricerca sui motori come Google ma ciò che invece cambia notevolmente, lo ripetiamo, è il percorso nella customer journey, e il massimo per un’azienda sarebbe quello di conoscere i dati di entrambi i percorsi per gestire al meglio il proprio processo di vendita. 

Bene, se si vuole comprendere come muoversi e ottimizzare così la propria azione, le vie da intraprendere sono due:

1) procedere da soli e attraverso sofisticati software che mettono insieme dati, numeri e grafici, provare ad interpretarli;
2) rivolgersi a professionisti capaci di analizzare le informazioni di Google, i dati analytics del sito e gli insight dei canali social e agire, con chiarezza, verso la giusta strategia che consente di mettere a frutto il vero valore del proprio pubblico. 

La conoscenza fa la differenza pertanto, se siete interessati all’argomento e volete “accompagnare” i vostri clienti all’interno della vostra azienda, siano essi provenienti da Google o da Facebook, compilate il form che trovate di seguito e sarete contattati, gratuitamente e senza impegno, da una nostra Consulente esperta che saprà indicarvi la strada migliore da osservare.